Articoli - LA QUAGLIA DI CINA
Francesco
Fattori Eperienze di allevamento |
La quaglia della Cina, è senz’altro il più piccolo rappresentante della vasta famiglia dei fasianidi, a cui appartengono tantissime specie di uccelli dai colori variopinti.
Appartiene al genere Coturnix, facendo parte quindi delle quaglie del vecchio mondo, fra cui la nostrana Quaglia comune.
Per la minuta
taglia si adatta molto bene all’allevamento in gabbia o in
voliera, l’importante che il fondo sia provvisto di uno strato
di sabbia o trucioli. E’un uccello molto tranquillo, per cui
possibile farlo coabitare con altre specie d’uccelli, con
l’eccezione dei piccoli galliformi. Essendo una specie monogama,
va di solito allevata in coppia.
La femmina costruisce,di
regola, il nido nella vegetazione più folta e ne ricopre
la coppa con un piccolo tetto formato da rametti. Sono deposte
da 4 a 6 uova bruno-olivastre macchiettate di bruno scuro o
nero. Entrambi i genitori collaborano nella cova e dopo 16
giorni nascono i piccoli pulcini striati, non più grandi di un
calabrone, che si sviluppano molto velocemente. Le piume delle
ali e della coda iniziano a diventare visibili già al secondo o
terzo giorno di vita; a due settimane sono in grado di
svolazzare e a sei settimane sono completamente impiumati. La
femmina depone anche in gabbia; in questo caso è necessario
porre le uova in incubatrice e quindi i pulcini appena nati in
una piccola scatola dotata di una sorgente di calore.
In natura la quaglia della Cina è diffusa, in dieci sottospecie, dall’India anteriore e da Ceylon fino a sud-est della Cina, a Taiwan e oltre ancora nell’arcipelago indonesiano, in Nuova Guinea, in Nuova Caledonia, nell’arcipelago di Bismarck, fino alle coste settentrionali, orientali e sud-orientali dell’Australia.
ESPERIENZA DI ALLEVAMENTO
Io personalmente alloggio le quaglie della Cina in gabbie da 65 cm, un maschio e con due femmine.
La femmina è assai precoce ed già intorno ai tre mesi ( anche prima) dalla nascita comincia a deporre le uova che sono in genere di colore bruno-olivastro con variazione di tonalità nei diversi soggetti, risulta un ottima ovaiola, deponendo quasi in maniera costante in qualsiasi stagione raggiungendo il picco massimo nel periodo da aprile a luglio, poiché è una specie che ama il caldo.
Le uova sono incubate in un’incubatrice per 15-17 giorni, dopo la schiusa, le piccole quaglie devono restare ancora 24 ore nell’incubatrice sia per asciugarsi sia per farli assorbire totalmente il sacco vitellino( non necessitano in questo breve periodo né d’acqua, né cibo).
Passato questo periodo, li trasferisco in un piccolo acquario( coperto con una rete, poiché sono animali dallo sviluppo rapido ed a circa due settimane cominciano a volare), con sabbia sul fondo ed una lampada a raggi infrarossi da 15 watt per riscaldarli (mantenuta sempre accesa per i primi 10 giorni) posta a circa 30-40 cm dal fondo.
Francesco Fattori