Federico Boccarusso pubblicato su
Alcedo (foto Alcedo)
Ho sempre allevato esclusivamente Verdoni mutati e, secondo il parere di amici allevatori, giudici ed
estimatori, ho nel mio allevamento un ottimo ceppo di Verdoni agata e bruno. A dimostrazione di ciò gli 8 trofei e vari altri premi, vinti da quando esiste FRINGILLIA,
unica mostra specialistica alla quale partecipo ogni anno.
La storia del “topazio” inizia nel 1994. Avevo
predisposto una coppia del mio
allevamento. Lui un bellissimo agata portatore di lutino, lei una bella lutino con forma tozza e
robusta, piumaggio brillante, ma
con una leggera velatura bruna sulle timoniere.
Dalla prima covata ottenni 3 piccoli di
cui 2 lutino chein
seguito si rivelarono maschi, dei quali uno
davvero stupendo. Il terzo
soggetto era un brutto agata, molto più chiaro del normale, del quale
era anche piuttosto
difficile distinguere il sesso. Durante la muta, tale
soggetto subì una
metamorfosi e si
schiarì
ulteriormente palesando
di essere una femmina.
coppia di Verdoni Agata Topazio
maschio Agata Topazio
Dal
colore delle striature dorsali sembrava essere "agata-topazio" e per
averne conferma mi confrontai con Bruno
Zamagni che, in quel periodo, tentava di fissare la
mutazione avorio nel Verdone. Dopo aver
osservato il mio soggetto anche lui concordò per la
versione "topazio". Esposi
la Verdona
alla
quinta edizione di "Fringillia" dove venne
giudicata da Guerino Peron il quale indicò sulla
scheda di giudizio che il soggetto era interessante per
prove genetiche finalizzate allo studio di
nuove mutazioni. Dato che "Fringillia" si
svolgeva in concomitanza con la locale mostra
ornitologica, anche i giudici dei canarini di
colore ebbero modo di visionare
la Verdona
ed il
loro responso fu che si trattava probabilmente di una
agata-topazio. Gli stessi giudici e Zamagni, mi consigliarono di
accoppiare tale femmina ad un
maschio ancestrale che puntualmente mi
venne messo a disposizione nella primavera
successiva dal carissimo amico Alessandro
Ciriachi. La stagione cove andò benissimo ed in 2
covate ottenni 6 soggetti, tutti ancestrali, 4 maschi e 2
femmine. I maschi avevano un'ottima
struttura ed uno di loro è
ancora presente nel mio
allevamento. L'anno successivo, in una
voliera di metri 2 x 2 x 1,50 di profondità,
accoppiai il figlio più bello con la madre mutata e
con la sorella. L'agata femmina
giovane la unii al
fratello ed i due maschi restanti li accoppiai con 2 delle
mie femmine agata. Dal primo
accoppiamento nacquero due femmine agatatopazio
e 2 maschi ed una femmina ancestrale. Le femmine mutate erano
identiche alla madre. Dagli altri accoppiamenti non ottenni niente a
causa del
fatto che le femmine deposero ma non covarono e non utilizzando
balie non riuscii a recuperare
alcun soggetto. Negli anni successivi nacquero
maschi e femmine agata-topazio ed ancestrali,
molti dei quali perirono durante la muta del
piumaggio denotando una certa delicatezza. Ad
oggi la mortalità si è ridotta e finalmente ho a
disposizione un buon numero di soggetti: 2
maschi e 10 femmine mutate oltre a svariati portatori
ancestrali. Il prossimo anno spero di
verificare definitivamente quale sia questa nuova
mutazione apparsa nel mio allevamento e per
farlo accoppierò due maschi mutati con altrettante
femmine ancestrali provenienti da un allevamento diverso dal mio.
testo e allevamento Federico Boccarusso
foto
ALCEDO
www.apopesaro.it - Creato il 7 Aprile 2007: Registrato il 18 Aprile 2007: Pubblicato il 20 Aprile 2007: Autore: [BERLUTI STEFANO]. Titolare del copyright: [ASSOCIAZIONE PESARESE ORNICOLTORI]
Ultimo aggiornamento
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02-07-13.