Associazione Pesarese Ornicoltori

Raggruppamento Ornitologico Marche e Umbria

 

Comitato Mostre Ornitologiche Marche Umbria Adriatico

Federazione Ornicoltori Italiani

Sito Web dell'Associazione Pesarese Ornicoltori - affiliata alla Federazione Ornicoltori Italiani FOI-Onlus - su queste pagine troverete le informazioni ed i documenti utili sulla nostra attività ornitologica - i soci APO si riuniscono ogni ultimo venerdì del mese a Fano presso Casa Cecchi dalle ore 21:00 - intervenite numerosi !!  

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NOTIZIE UTILI PER GLI ALLEVATORI DI UCCELLI D'AFFEZIONE
  • settembre08

 

dal sito ufficiale della S.O.R:

Le nuove “Linee guida per l’autorizzazione di mostre ed esposizioni d’uccelli" - protocollo d'intesa in collaborazione con la FOI e la S.O.R. per la Regione Emilia Romagna

IMPORTANTE NOVITA’ SULLE MOSTRE

Mondiali e internazionali meno a rischio

La Regione Emilia Romagna ha emanato disposizioni specifiche per le manifestazioni ornitologiche d’uccelli d’affezione, da gabbia e da voliera.

Le nuove “Linee guida per l’autorizzazione di mostre ed esposizioni d’uccelli d’affezione, da gabbia e da voliera e pollame ornamentale in caso di focolai d’influenza a bassa patogenicità (LPAI) ” modificano una precedente posizione molto severa dal punto di vista sanitario, posizione unica fra le Regioni Italiane.

Mentre fino ad oggi l’insorgere di un focolaio d’influenza, anche a bassa patogenicità, nel territorio regionale o in province “funzionalmente collegate” tramite la catena alimentare all’Emilia Romagna era causa sufficiente per il blocco automatico di tutte le manifestazioni avicole ed ornitologiche in ambito regionale, il nuovo provvedimento adottato il 27 luglio u.s. dal Servizio Veterinario ed Igiene Alimenti della Regione individua i “requisiti sanitari, gestionali e strutturali che possano permettere lo svolgimento di mostre d’uccelli d’affezione, da gabbia e da voliera anche nel caso vi siano sul territorio regionale focolai d’influenza a bassa patogenicità”.Non sarà possibile effettuare, in ogni caso, la mostra nei seguenti due casi:

-il focolaio è nella provincia in cui è programmata la manifestazione;

-si tratta di focolaio ad alta patogenicità.

Il protocollo è stato messo a punto in collaborazione con il Centro di Referenza di Padova, la Federazione Ornicoltori Italiani, la Società Ornitologica Reggiana e l’AISAD. L’apporto di ciascuno degli intervenuti ha consentito di conoscere approfonditamente i problemi e le caratteristiche delle manifestazioni e, quindi, di mettere a punto un percorso autorizzativo che consente lo svolgimento delle manifestazioni ornitologiche senza pregiudicare il livello di tutela della salute, anche in presenza di focolai in Regione. Gli allevatori possono esprimere la loro soddisfazione, non solo perché si riducono i rischi che manifestazioni come il Mondiale di Piacenza, l’Internazionale di Reggio E. e le altre importanti mostre in Regione possano essere cancellate per motivi sanitari, ma perchè si è avuto un frutto importante della grande disponibilità al dialogo delle organizzazioni degli allevatori e degli operatori commerciali del settore. Gli allevatori auspicano che tale metodo sia applicato anche in futuro, poiché è l’unico che può dare risultati positivi anche alla Società civile.

Il protocollo va attentamente esaminato dagli organizzatori di Mostre in Emilia Romagna: è peraltro breve e facilmente comprensibile. Ai soli fini organizzativi estrapoliamo una novità che farà piacere agli allevatori: il Mod. 4 può essere sostituito- per la partecipazione alle mostre in Regione Emilia Romagna, da una nuova scheda ingabbio Essa soddisfa varie esigenze:

-consente l’iscrizione alla mostra, fornendo i dati prescritti;

-fornisce dati necessari al controllo sanitario;

-fornisce dati relativi al benessere animale durante il trasporto.

La scheda così concepita assume anche il valore d’autocertificazione che aveva il Mod. 4, solo che è più semplice e più specifica per gli uccelli da gabbia e voliera.

Oltre ai dati relativi al benessere nel trasporto degli uccelli, raccolti nella parte finale, emergono altre semplici novità, oggetto d’autocertificazione da parte dell’allevatore: l’allevamento è di tipo sportivo e senza finalità commerciali (essenziale per non incorrere nelle prescrizioni del Regolamento CE 1/2005: gli operatori commerciali in ambito ornitologico dovranno invece adeguarsi) ed è all’aperto (è tale se una sola piccola parte può venire a contatto con la fauna selvatica, possibile veicolo del virus influenzale) oppure al chiuso (cioè con soluzioni costruttive che impediscano il contatto con la fauna selvatica: es. tetto impenetrabile, doppia recinzione laterale…). Ricordiamo che, nel caso di presenza di focolaio, le Linee Guida stabiliscono che i soggetti provenienti da allevamenti “aperti” NON possono partecipare alle manifestazioni ornitologiche.

La scheda d’ingabbio secondo il modello approvato dalla Regione Emilia Romagna assume quindi un’importanza determinante e va compilata:

-sempre, a prescindere dall’esistenza o meno di focolai al momento della compilazione: in questo modo se nel periodo di tempo intercorrente fra la compilazione e l’effettuazione della mostra emergesse un focolaio, l’allevatore e l’organizzazione hanno già predisposto il “lasciapassare”;

-in triplice copia (una viene inviata al momento dell’iscrizione all’organizzazione, una viene consegnata all’ingabbio con le eventuali modifiche, ad es dei codici, e la terza viene conservata dall’allevatore per il ritorno).

La scheda d’ingabbio/autocertificazione secondo il nuovo modello va utilizzata da tutti gli allevatori che partecipino all’esposizione a premi oppure alla mostra scambio.Non ci sono eccezioni.

Il modello di scheda ingabbio () è allegato e può essere scaricato. Sarà inserito nei cataloghi per l’iscrizione all’Internazionale SOR.

Gli allevatori esteri devono adottare il certificato sanitario nel modello allegato che può essere scaricato ed utilizzato.

All/3: Linee guida ; Scheda Ingabbio; Certificato Sanitario.

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Dal sito ufficiale della S.O.R:

Risposta del Ministero della Salute ad interpellanza della FOI sul trasporto degli uccelli d'affezione

TRASPORTO E BENESSERE DEGLI UCCELLI D’AFFEZIONE

Un nuovo, chiaro ed argomentato caposaldo costruito dal Ministero Salute

Il documento dell’Uff.VI /Benessere animale del Dipart. per la Sanità pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute ha fornito una importante risposta ad un quesito posto dalla F.O.I ONLUS, in merito all’applicabilità del noto Regolamento (CE)N.1/2005 al trasporto degli uccelli d’affezione, da gabbia e da voliera.

Riportiamo il documento integrale con un commento, considerata la particolare importanza del tema e l’efficacia della decisione assunta dal Ministero.

In riferimento alla richiesta di chiarimenti di codesta Federazione relativa all’applicabilità del regolamento (CE) N.1/2005 al trasporto di uccelli d’affezione, da gabbia e da voliera di allevatori amatoriali, si rappresenta quanto segue.

Il Regolamento (CE)N.1/2005 del Consiglio del 22 dicembre 2004 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate, si applica al trasporto di animali vertebrati vivi all’interno della Comunità europea in relazione ad una attività economica.

Sebbene il concetto di "finalità economica del trasporto" non abbia ancora trovato in ambito europeo una interpretazione univoca tale da poter chiaramente individuare tutte quelle circostanze pratiche del trasporto di animali vivi che potrebbero rientrare nell’ambito di applicazione del Regolamento in questione, si ritiene che il trasporto di animali effettuato per attività amatoriali hobbistiche, sportive, ludiche, didattico-culturali, non debba ricadere nell’ambito di applicazione del Regolamento (CE) N.1/2005. Infatti, secondo il parere dello scrivente Ufficio, l’obiettivo principale del legislatore europeo è quello di disciplinare la protezione degli animali durante il trasporto effettuato da persone od Enti come attività economicamente prevalente o comunque come attività accessoria dell’attività principale dell’impresa.

Pertanto, il trasporto di uccelli operato dagli allevatori amatoriali delle Associazioni che costituiscono la F.O.I (Federazione Ornicoltori Italiani), sia in maniera diretta che attraverso trasporti collettivi curati dalle singole Associazioni e/o dalla stessa Federazione mediante i così detti "convogliatori" per raggiungere i luoghi delle manifestazioni sportive, non ricade nell’ambito d’applicazione del Regolamento (CE) N.1/2005, ancorché nell’ambito delle stesse manifestazioni sportive possono realizzarsi compravendite occasionali di alcuni soggetti messi in esposizione.

La finalità non lucrativa della F.O.I. è statuita anche dall’iscrizione nel registro delle ONLUS per il perseguimento oltre che di finalità d’utilità sociale, che nel caso specifico riguardano la promozione dello studio, il miglioramento, la salvaguardia, lo sviluppo e la conservazione del patrimonio ornitologico, anche di finalità non speculative, di lucro e commerciali nel settore ornitologico amatoriale.

Tuttavia, fatte salve le norme sanitarie che disciplinano la movimentazione di animali vivi, è comunque necessario che la FOI si impegni a salvaguardare il principio generale del Regolamento (CE) N. 1/2005, dove viene sancito che " nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o sofferenze inutili", mediante un’adeguata formazione dei propri iscritti su aspetti inerenti il rispetto di regole basilari di benessere animale, elementi di fisiologia, di accadimento e cure di emergenza degli avicoli trasportati, onde evitare che gli animali trasportati subiscano disagi incompatibili con il benessere animale.

Si sottolineano i seguenti punti chiave:

1°-Si prende in considerazione l’applicazione del Regolamento (CE) n.1/2005 specificamente "al trasporto degli uccelli d’affezione, da gabbia e da voliera di allevatori amatoriali", cioè esattamente l’ambito degli associati a FOI. Non siamo più mescolati con le galline e le anatre.. E’ la prima volta che si entra in tale specificità ed ora non dovrebbero esserci più dubbi di alcun genere sulla non applicabilità ai nostri uccelli;

2°-La conclusione:"..si ritiene che il trasporto di animali effettuato per attività amatoriali, hobbistiche, sportive, ludiche, didattico-culturali, non debba ricadere nell’ambito di applicazione del Regolamento (CE) n.° 1/2005…" è chiara, netta e non lascia adito a dubbi: chi svolge le tipiche attività sportive di allevamento amatoriale non è soggetto- per il trasporto- al Regolamento citato. E’ un primo riconoscimento "ufficiale" che crea un utile precedente anche a proposito delle ipotesi fiscali.

E’ però bene precisare che chi "va oltre", ad es. raccoglie significative quantità d’uccelli da altri allevatori e li va a commercializzare per proprio conto, in qualunque luogo e modo, rischia di non rientrare più nell’ambito sportivo, con tutto ciò che ne segue sul piano non solo del trasporto ma anche fiscale.

3°-Viene riconosciuta la figura , il ruolo e l’attività dei "convogliatori", come utile per lo svolgimento delle finalità statutarie non lucrative di FOI e degli associati. Pertanto, chi "convoglia" soggetti di altri allevatori ed indipendentemente dalla quantità svolge attività non commerciale ed il trasporto così effettuato non ricade sotto le prescrizioni del Regolamento (CE) n.° 1/2005. E’ appena il caso di dire quanto sia importante per il Movimento ornitologico nazionale ed internazionale questo riconoscimento.Ricordo che c’era chi teorizzava, interpretando un Regolamento (CE) relativo a cani, gatti e furetti, che era applicabile anche agli uccelli, e quindi il trasporto al seguito del viaggiatore di oltre 4 uccelli implicava automaticamente l’applicazione di tutte le norme previste per il commercio.Sarebbe stata la fine del nostro hobby!

4°-L’ultimo capoverso è chiaro ed invita gli allevatori, gli amatori e la Federazione nella quale sono federati a dare un concreto contributo a tutelare il benessere degli animali, al fine di attuare quanto predisposto dal Consiglio Europeo con il Regolamento più volte citato.E’ stato predisposto da FOI e SOR un apposito disciplinare che stabilisce norme a tutela del benessere degli uccelli nelle varie fasi delle nostre attività:

-Allevamento e detenzione;

-Esposizioni sportive, secondo normative COM;

-Trasporto;

-Mostre-scambio (proposta limitata, per ora, alla sola manifestazione di Reggio Emilia).

Il disciplinare prevede i vincoli e le norme a cui gli allevatori devono attenersi.

5°-Non sono necessari né corsi né autoveicoli speciali per il trasporto dei nostri uccelli, se effettuato nell’ambito amatoriale.

A completare il quadro, ricordo che con la delibera regionale Emilia Romagna (PG 2008 182569 del 28/07/2008 ) si introduce un documento d’accompagnamento ("Autocertificazione di Trasporto") SOSTITUTIVO DEL MOD. 4, DOCUMENTO CHE NELLA FORMA PREDISPOSTA GIA’ CONTIENE ELEMENTI DI RICHIAMO AL DISCIPLINARE di autoregolamentazione sul benessere.

Infine si ricorda che è già stato predisposto il modello secondo il quale il Presidente FOI o il Presidente d’Associazione incarica i convogliatori.

Questi documenti saranno pubblicati sul sito SOR, essendo indispensabili per partecipare all’Esposizione Internazionale del prossimo novembre.

2 settembre 2008 –Il Presidente SOR: Enrico Banfi

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Comunicato Stampa di FederFauna su accordo di studio per normative di sviluppo del settore degli Allevatori e Commercianti di animali d'affezione.

Data : Wed, 10 Sep 2008 17:57:10 +0100

Comunicato Stampa FederFauna

Si è svolto oggi a Bologna il secondo meeting di FederFauna, la Confederazione  Europea  delle  Associazioni di  Allevatori, Commercianti e Detentori  di  Animali, in una sala congressi dell’Hotel Savoia Regency così affollata che diverse persone hanno dovuto rimanere in piedi. Dopo una breve relazione del Segretario Generale Massimiliano Filippi e la lettura del saluto inviato per l’occasione dal Presidente Onorario del Comitato Direttivo, la regina del circo italiano Moira Orfei, si sono succeduti gli interventi dei rappresentanti di diverse Associazioni.

Presente anche Alessandra Deyla, in rappresentanza del CODACONS, e Massimiliano Bacillieri, titolare del portale “ildirittodeglianimali” oltre che responsabile legale della Confederazione. Dal meeting è emerso che comuni sono i problemi che affliggono allevatori, commercianti e detentori di tutti gli animali non destinati al consumo alimentare, e, di conseguenza, lo sono anche le soluzioni. Si è parlato di necessità di riqualificare i segmenti professionali elaborando sistemi di certificazione di qualità riferiti al benessere animale e di proporre nuove normative che, nate dall’esperienza sul campo e dalla professionalità degli operatori del settore uniti alla competenza di veterinari specialisti, garantiscano una volte per tutte la tutela di animali, operatori e consumatori.

Il Comitato Direttivo di FederFauna composto, ad oggi, da Simone Pletto Presidente ANCA, Francesco Crusco Presidente GRIN, Daniele Di Rosa Presidente APAE, Barbara Pittana Presidente ANCAD, Agostino Moltalti Presidente TARTACLUB, Walter Nones Consigliere ENC, Sandro Ravagnani Presidente PICCOLO CIRCO AMBROSIANO, Nelly Oliva Presidente ACPT, Giovanni Boccù Presidente AIAV, Mario Rausa dello ZooSafari di Fasano, Giordano Nardini Presidente dell’Associazione BENESSERE ANIMALE onlus, Massimiliano Filippi  Presidente FAUNAMBIENTE ed altri Presidenti di Associazioni Nazionali nonché veterinari ed operatori, si è proposto primariamente di costituire una commissione tecnico-scientifica formata, soprattutto da veterinari competenti per singolo settore, che raccolga le istanze di tutte le parti coinvolte ed elabori quegli interventi ormai divenuti più che urgenti, affinché tutto il mondo che gravita attorno agli animali sia normato da leggi giuste che premino gli operatori onesti e che puniscano il mercato nero.

Maggiori informazioni saranno visibili, nei prossimi giorni, sul sito www.federfauna.org

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Ultimo aggiornamento: 21-07-12.