dal sito ufficiale
della S.O.R:
Le nuove
“Linee guida per l’autorizzazione di mostre ed esposizioni
d’uccelli" - protocollo d'intesa in collaborazione con la FOI
e la S.O.R. per la Regione Emilia Romagna
IMPORTANTE NOVITA’ SULLE
MOSTRE
Mondiali e internazionali meno a rischio
La Regione
Emilia Romagna ha emanato disposizioni specifiche per le
manifestazioni ornitologiche d’uccelli d’affezione, da gabbia e da
voliera.
Le nuove “Linee
guida per l’autorizzazione di mostre ed esposizioni d’uccelli
d’affezione, da gabbia e da voliera e pollame ornamentale in caso di
focolai d’influenza a bassa patogenicità (LPAI) ” modificano una
precedente posizione molto severa dal punto di vista sanitario,
posizione unica fra le Regioni Italiane.
Mentre fino ad
oggi l’insorgere di un focolaio d’influenza, anche a bassa
patogenicità, nel territorio regionale o in province “funzionalmente
collegate” tramite la catena alimentare all’Emilia Romagna era causa
sufficiente per il blocco automatico di tutte le manifestazioni
avicole ed ornitologiche in ambito regionale, il nuovo provvedimento
adottato il 27 luglio u.s. dal Servizio Veterinario ed Igiene
Alimenti della Regione individua i “requisiti sanitari, gestionali e
strutturali che possano permettere lo svolgimento di mostre
d’uccelli d’affezione, da gabbia e da voliera anche nel caso vi
siano sul territorio regionale focolai d’influenza a bassa
patogenicità”.Non sarà possibile effettuare, in ogni caso, la mostra
nei seguenti due casi:
-il focolaio è
nella provincia in cui è programmata la manifestazione;
-si tratta di
focolaio ad alta patogenicità.
Il protocollo è
stato messo a punto in collaborazione con il Centro di Referenza di
Padova, la Federazione Ornicoltori Italiani, la Società Ornitologica
Reggiana e l’AISAD. L’apporto di ciascuno degli intervenuti ha
consentito di conoscere approfonditamente i problemi e le
caratteristiche delle manifestazioni e, quindi, di mettere a punto
un percorso autorizzativo che consente lo svolgimento delle
manifestazioni ornitologiche senza pregiudicare il livello di tutela
della salute, anche in presenza di focolai in Regione. Gli
allevatori possono esprimere la loro soddisfazione, non solo perché
si riducono i rischi che manifestazioni come il Mondiale di
Piacenza, l’Internazionale di Reggio E. e le altre importanti mostre
in Regione possano essere cancellate per motivi sanitari, ma perchè
si è avuto un frutto importante della grande disponibilità al
dialogo delle organizzazioni degli allevatori e degli operatori
commerciali del settore. Gli allevatori auspicano che tale metodo
sia applicato anche in futuro, poiché è l’unico che può dare
risultati positivi anche alla Società civile.
Il protocollo
va attentamente esaminato dagli organizzatori di Mostre in Emilia
Romagna: è peraltro breve e facilmente comprensibile. Ai soli fini
organizzativi estrapoliamo una novità che farà piacere agli
allevatori: il Mod. 4 può essere sostituito- per la partecipazione
alle mostre in Regione Emilia Romagna, da una nuova scheda ingabbio
Essa soddisfa varie esigenze:
-consente
l’iscrizione alla mostra, fornendo i dati prescritti;
-fornisce dati
necessari al controllo sanitario;
-fornisce dati
relativi al benessere animale durante il trasporto.
La scheda così
concepita assume anche il valore d’autocertificazione che aveva il
Mod. 4, solo che è più semplice e più specifica per gli uccelli da
gabbia e voliera.
Oltre ai dati
relativi al benessere nel trasporto degli uccelli, raccolti nella
parte finale, emergono altre semplici novità, oggetto
d’autocertificazione da parte dell’allevatore: l’allevamento è di
tipo sportivo e senza finalità commerciali (essenziale per non
incorrere nelle prescrizioni del Regolamento CE 1/2005: gli
operatori commerciali in ambito ornitologico dovranno invece
adeguarsi) ed è all’aperto (è tale se una sola piccola parte può
venire a contatto con la fauna selvatica, possibile veicolo del
virus influenzale) oppure al chiuso (cioè con soluzioni costruttive
che impediscano il contatto con la fauna selvatica: es. tetto
impenetrabile, doppia recinzione laterale…). Ricordiamo che, nel
caso di presenza di focolaio, le Linee Guida stabiliscono che i
soggetti provenienti da allevamenti “aperti” NON possono partecipare
alle manifestazioni ornitologiche.
La scheda
d’ingabbio secondo il modello approvato dalla Regione Emilia Romagna
assume quindi un’importanza determinante e va compilata:
-sempre,
a prescindere dall’esistenza o meno di focolai al momento della
compilazione: in questo modo se nel periodo di tempo intercorrente
fra la compilazione e l’effettuazione della mostra emergesse un
focolaio, l’allevatore e l’organizzazione hanno già predisposto il
“lasciapassare”;
-in triplice
copia (una viene inviata al momento dell’iscrizione
all’organizzazione, una viene consegnata all’ingabbio con le
eventuali modifiche, ad es dei codici, e la terza viene conservata
dall’allevatore per il ritorno).
La scheda
d’ingabbio/autocertificazione secondo il nuovo modello va utilizzata
da tutti gli allevatori che partecipino all’esposizione a premi
oppure alla mostra scambio.Non ci sono eccezioni.
Il
modello di scheda ingabbio ( ) è allegato e può
essere scaricato. Sarà inserito nei cataloghi per l’iscrizione
all’Internazionale SOR.
Gli allevatori esteri devono
adottare il certificato sanitario nel modello allegato che può
essere scaricato ed utilizzato.
All/3:
Linee guida ;
Scheda Ingabbio; Certificato
Sanitario.
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Dal sito ufficiale della
S.O.R:
Risposta del
Ministero della Salute ad interpellanza della FOI sul
trasporto degli uccelli d'affezione
TRASPORTO
E BENESSERE DEGLI UCCELLI D’AFFEZIONE
Un nuovo, chiaro ed argomentato
caposaldo costruito dal Ministero Salute
Il documento dell’Uff.VI /Benessere
animale del Dipart. per la Sanità pubblica Veterinaria, la
Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute
ha fornito una importante risposta ad un quesito posto dalla F.O.I
ONLUS, in merito all’applicabilità del noto Regolamento (CE)N.1/2005
al trasporto degli uccelli d’affezione, da gabbia e da voliera.
Riportiamo il documento integrale con
un commento, considerata la particolare importanza del tema e
l’efficacia della decisione assunta dal Ministero.
In riferimento alla richiesta di
chiarimenti di codesta Federazione relativa all’applicabilità del
regolamento (CE) N.1/2005 al trasporto di uccelli d’affezione, da
gabbia e da voliera di allevatori amatoriali, si rappresenta quanto
segue.
Il Regolamento (CE)N.1/2005 del
Consiglio del 22 dicembre 2004 sulla protezione degli animali
durante il trasporto e le operazioni correlate, si applica al
trasporto di animali vertebrati vivi all’interno della Comunità
europea in relazione ad una attività economica.
Sebbene il concetto di "finalità
economica del trasporto" non abbia ancora trovato in ambito europeo
una interpretazione univoca tale da poter chiaramente individuare
tutte quelle circostanze pratiche del trasporto di animali vivi che
potrebbero rientrare nell’ambito di applicazione del Regolamento in
questione, si ritiene che il trasporto di animali effettuato per
attività amatoriali hobbistiche, sportive, ludiche,
didattico-culturali, non debba ricadere nell’ambito di applicazione
del Regolamento (CE) N.1/2005. Infatti, secondo il parere dello
scrivente Ufficio, l’obiettivo principale del legislatore europeo è
quello di disciplinare la protezione degli animali durante il
trasporto effettuato da persone od Enti come attività economicamente
prevalente o comunque come attività accessoria dell’attività
principale dell’impresa.
Pertanto, il trasporto di uccelli
operato dagli allevatori amatoriali delle Associazioni che
costituiscono la F.O.I (Federazione Ornicoltori Italiani), sia in
maniera diretta che attraverso trasporti collettivi curati dalle
singole Associazioni e/o dalla stessa Federazione mediante i così
detti "convogliatori" per raggiungere i luoghi delle manifestazioni
sportive, non ricade nell’ambito d’applicazione del
Regolamento (CE) N.1/2005, ancorché nell’ambito delle stesse
manifestazioni sportive possono realizzarsi compravendite
occasionali di alcuni soggetti messi in esposizione.
La finalità non lucrativa della
F.O.I. è statuita anche dall’iscrizione nel registro delle ONLUS per
il perseguimento oltre che di finalità d’utilità sociale, che nel
caso specifico riguardano la promozione dello studio, il
miglioramento, la salvaguardia, lo sviluppo e la conservazione del
patrimonio ornitologico, anche di finalità non speculative, di lucro
e commerciali nel settore ornitologico amatoriale.
Tuttavia, fatte salve le norme
sanitarie che disciplinano la movimentazione di animali vivi, è
comunque necessario che la FOI si impegni a salvaguardare il
principio generale del Regolamento (CE) N. 1/2005, dove viene
sancito che " nessuno è autorizzato a trasportare o a far
trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o
sofferenze inutili", mediante un’adeguata formazione dei propri
iscritti su aspetti inerenti il rispetto di regole basilari di
benessere animale, elementi di fisiologia, di accadimento e cure di
emergenza degli avicoli trasportati, onde evitare che gli animali
trasportati subiscano disagi incompatibili con il benessere animale.
Si sottolineano i seguenti punti
chiave:
1°-Si prende in considerazione
l’applicazione del Regolamento (CE) n.1/2005 specificamente "al
trasporto degli uccelli d’affezione, da gabbia e da voliera di
allevatori amatoriali", cioè esattamente l’ambito degli associati a
FOI. Non siamo più mescolati con le galline e le anatre.. E’ la
prima volta che si entra in tale specificità ed ora non dovrebbero
esserci più dubbi di alcun genere sulla non applicabilità ai nostri
uccelli;
2°-La conclusione:"..si ritiene che
il trasporto di animali effettuato per attività amatoriali,
hobbistiche, sportive, ludiche, didattico-culturali, non debba
ricadere nell’ambito di applicazione del Regolamento (CE) n.°
1/2005…" è chiara, netta e non lascia adito a dubbi: chi svolge le
tipiche attività sportive di allevamento amatoriale non è soggetto-
per il trasporto- al Regolamento citato. E’ un primo riconoscimento
"ufficiale" che crea un utile precedente anche a proposito delle
ipotesi fiscali.
E’ però bene precisare che chi "va
oltre", ad es. raccoglie significative quantità d’uccelli da altri
allevatori e li va a commercializzare per proprio conto, in
qualunque luogo e modo, rischia di non rientrare più nell’ambito
sportivo, con tutto ciò che ne segue sul piano non solo del
trasporto ma anche fiscale.
3°-Viene riconosciuta la figura , il
ruolo e l’attività dei "convogliatori", come utile per lo
svolgimento delle finalità statutarie non lucrative di FOI e degli
associati. Pertanto, chi "convoglia" soggetti di altri allevatori ed
indipendentemente dalla quantità svolge attività non commerciale ed
il trasporto così effettuato non ricade sotto le prescrizioni del
Regolamento (CE) n.° 1/2005. E’ appena il caso di dire quanto sia
importante per il Movimento ornitologico nazionale ed internazionale
questo riconoscimento.Ricordo che c’era chi teorizzava,
interpretando un Regolamento (CE) relativo a cani, gatti e furetti,
che era applicabile anche agli uccelli, e quindi il trasporto al
seguito del viaggiatore di oltre 4 uccelli implicava automaticamente
l’applicazione di tutte le norme previste per il commercio.Sarebbe
stata la fine del nostro hobby!
4°-L’ultimo capoverso è chiaro ed
invita gli allevatori, gli amatori e la Federazione nella quale sono
federati a dare un concreto contributo a tutelare il benessere degli
animali, al fine di attuare quanto predisposto dal Consiglio Europeo
con il Regolamento più volte citato.E’ stato predisposto da FOI e
SOR un apposito disciplinare che stabilisce norme a tutela del
benessere degli uccelli nelle varie fasi delle nostre attività:
-Allevamento e detenzione;
-Esposizioni sportive, secondo
normative COM;
-Trasporto;
-Mostre-scambio (proposta limitata,
per ora, alla sola manifestazione di Reggio Emilia).
Il disciplinare prevede i vincoli e
le norme a cui gli allevatori devono attenersi.
5°-Non sono necessari né corsi né
autoveicoli speciali per il trasporto dei nostri uccelli, se
effettuato nell’ambito amatoriale.
A completare il quadro, ricordo che
con la delibera regionale Emilia Romagna (PG 2008 182569 del
28/07/2008 ) si introduce un documento d’accompagnamento
("Autocertificazione di Trasporto") SOSTITUTIVO DEL MOD. 4,
DOCUMENTO CHE NELLA FORMA PREDISPOSTA GIA’ CONTIENE ELEMENTI DI
RICHIAMO AL DISCIPLINARE di autoregolamentazione sul benessere.
Infine si ricorda che è già stato
predisposto il modello secondo il quale il Presidente FOI o il
Presidente d’Associazione incarica i convogliatori.
Questi documenti saranno pubblicati
sul sito SOR, essendo indispensabili per partecipare all’Esposizione
Internazionale del prossimo novembre.
2 settembre 2008 –Il Presidente SOR:
Enrico Banfi
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Comunicato
Stampa di FederFauna su accordo di studio per normative di
sviluppo del settore degli Allevatori e Commercianti di
animali d'affezione.
Data : Wed, 10 Sep 2008 17:57:10 +0100
Comunicato Stampa FederFauna
Si è svolto oggi a Bologna il secondo meeting di
FederFauna, la Confederazione Europea delle Associazioni di
Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali, in una sala
congressi dell’Hotel Savoia Regency così affollata che diverse
persone hanno dovuto rimanere in piedi. Dopo una breve relazione del
Segretario Generale Massimiliano Filippi e la lettura del saluto
inviato per l’occasione dal Presidente Onorario del Comitato
Direttivo, la regina del circo italiano Moira Orfei, si sono
succeduti gli interventi dei rappresentanti di diverse Associazioni.
Presente anche Alessandra Deyla, in rappresentanza
del CODACONS, e Massimiliano Bacillieri, titolare del portale
“ildirittodeglianimali” oltre che responsabile legale della
Confederazione. Dal meeting è emerso che comuni sono i problemi che
affliggono allevatori, commercianti e detentori di tutti gli animali
non destinati al consumo alimentare, e, di conseguenza, lo sono
anche le soluzioni. Si è parlato di necessità di riqualificare i
segmenti professionali elaborando sistemi di certificazione di
qualità riferiti al benessere animale e di proporre nuove normative
che, nate dall’esperienza sul campo e dalla professionalità degli
operatori del settore uniti alla competenza di veterinari
specialisti, garantiscano una volte per tutte la tutela di animali,
operatori e consumatori.
Il Comitato Direttivo di FederFauna composto, ad
oggi, da Simone Pletto Presidente ANCA, Francesco Crusco Presidente
GRIN, Daniele Di Rosa Presidente APAE, Barbara Pittana Presidente
ANCAD, Agostino Moltalti Presidente TARTACLUB, Walter Nones
Consigliere ENC, Sandro Ravagnani Presidente PICCOLO CIRCO
AMBROSIANO, Nelly Oliva Presidente ACPT, Giovanni Boccù Presidente
AIAV, Mario Rausa dello ZooSafari di Fasano, Giordano Nardini
Presidente dell’Associazione BENESSERE ANIMALE onlus, Massimiliano
Filippi Presidente FAUNAMBIENTE ed altri Presidenti di Associazioni
Nazionali nonché veterinari ed operatori, si è proposto
primariamente di costituire una commissione tecnico-scientifica
formata, soprattutto da veterinari competenti per singolo settore,
che raccolga le istanze di tutte le parti coinvolte ed elabori
quegli interventi ormai divenuti più che urgenti, affinché tutto il
mondo che gravita attorno agli animali sia normato da leggi giuste
che premino gli operatori onesti e che puniscano il mercato nero.
Maggiori informazioni saranno visibili, nei prossimi
giorni, sul sito
www.federfauna.org
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